E la chiesa si rinnova...

".. E la chiesa si rinnova per la nuova società. E la chiesa si rinnova per salvar l'umanità!"

Lo cantava Gaber. In senso ironico ovviamente. E ai tempi il Papa era Giovanni Paolo II. Figuriamoci quante ne avrebbe dette a Benedetto XVI se il tempo non ce l'avesse portato via.

Benedetto XVI è il settimo Papa che presenta le proprie dimissioni. L'ultimo (contrariamente a quanto ho anche scritto su Twitter) è stato Papa Gregorio XII, in carica dal 1406 al 1415. L'ultimo precedente risale quindi a quasi 600 anni fa.

Il gesto compiuto da Ratzinger ha suscitato molta sorpresa sia nel mondo religioso che in quello laico. Sembra che la decisione fosse maturata già da un anno e sembra che tre mesi fa il pontefice sia stato operato al cuore in gran segreto. Le sue condizioni di salute hanno probabilmente avuto la loro influenza. A questo si è aggiunta la consapevolezza di non riuscire più a sopportare il peso incessante delle responsabilità derivate dal proprio incarico e dalle proprie dichiarazioni. Non era più in grado di rispondere adeguatamente alle domande della sua Chiesa.

Prima ancora della sua elezione, era chiaro a tutti che il successore di Karol Wojtyla al soglio pontificio sarebbe stato un Papa di transizione: non un pontefice destinato ad essere ricordato per le sue grandi gesta, quanto piuttosto una guida salda in grado di guidare la Chiesa senza l'intenzione di avviare grandi processi di rinnovamento. Un altro Papa rivoluzionario avrebbe portato le istituzioni ecclesiastiche troppo velocemente nel Terzo Millennio. Si sa che la hanno bisogno dei loro tempi per comprendere il mondo in cui sono immersi e regolarsi dei conseguenza.

Non ci resta che sperare che il prossimo Papa incarni quel cambiamento di cui la Chiesa ha disperatamente bisogno. Contrariamente a quanto possono affermare vescovi o esponenti politici in tv, c'è una moltitudine di fedeli che spera e lotta ogni giorno affinché nostra Chiesa accolga finalmente tutte quelle categorie di persone che ha sempre scacciato e che allontani quei rifiuti umani che le gerarchie si ostinano a proteggere (ogni riferimento agli scandali sulla pedofilia è fortemente voluto).

Per la successione uno dei nomi più gettonati per il 'toto-Papa' è quello di Angelo Scola. Non certo il prototipo del mio pontefice ideale: non è un vescovo che incarna lo spirito rinnovatore a cui faccio riferimento. Ma chissà. Le vie del Signore sono infinite. Vedremo saprà riservarci qualche sorpresa. Ed comunque un papabile migliore del cardinal Bagnasco...

Devo dire che i Maya l'hanno toppata con la storia della fine del mondo. Ma quel "cambiamento" che il loro calendario auspicava si sta forse realizzando, almeno per quanto riguarda il nostro Paese: nell'arco di un mese a Roma saranno eletti un nuovo Parlamento, nominato un nuovo Presidente del Consiglio con annesso Governo, eletto un nuovo Presidente della Repubblica e verrà annunciato un nuovo Papa.

Non ci resta che pregare che il vento del rinnovamento sferzi con forza anche nella nostra povera Italia. E nella nostra fin troppo ricca Chiesa...



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